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NEWSLETTER n. 73

FISCO – Rete Imprese Italia presenta al Viceministro Casero proposte fiscali per il rilancio dell’economia

Rete Imprese Italia ha incontrato oggi il Viceministro dell’Economia e delle Finanze Luigi Casero per illustrare un documento di proposte in materia fiscale in vista della presentazione della Legge di bilancioUn “pacchetto” di misure finalizzato a ridurre celermente la pressione fiscale su famiglie e imprese, ad aumentare la domanda internae ad evitare il trasferimento sulle imprese di gran parte degli oneri burocratici derivanti da adempimenti e controlli, incompatibili ormai con i processi di semplificazione in atto: è quanto si legge in un comunicato di Rete Imprese Italia al termine dell’incontro.

Tra le misure prioritarie illustrate nel corso dell’incontro – prosegue la nota – la necessità di eliminare gli aumenti delle aliquote Iva per il 2018, il riporto delle perdite per le imprese che adottano il regime di cassa, la deducibilità dell’Imu sugli immobili strumentali delle imprese, l’incremento della franchigia Irap per le piccole imprese, la proroga delle agevolazioni fiscali per la riqualificazione energetica, le ristrutturazioni edilizie ed il “bonus mobili”, nonché la riduzione degli oneri burocratici sulle imprese.

Per Rete Imprese Italia si è trattato di un incontro positivo nel quale il Viceministro ha dimostrato sensibilità alle richieste e dando garanzie, in particolare, sulla questione dell’Iva e sul meccanismo di riporto delle perdite.

RITRATTI DEL LAVORO – È artigiana la barca a vela ambasciatrice dell’Abruzzo in mare

L’Abruzzo non è soltanto neve e splendide montagne che si alternano all’ombra del Gran Sasso, ma anche una delle più affascinanti coste di tutto il Centro Italia, con un mare dalle acque cristalline e spiagge attrezzate e dotate di ogni servizio. Un’offerta turistica di primo livello, che la Regione Abruzzo vuole continuare a promuovere nei mari di tutto il mondo grazie alle virate di ZeroCould Abruzzo, il TP52 di Danilo Falzitti che ha appena conquistato il titolo di campione del mondo di categoria ai mondiali ORC di Trieste. “Siamo davvero contenti del risultato ottenuto a Trieste, abbiamo finito di settare la barca appena qualche giorno prima della partenza – racconta questo armatore e timoniere aquilano mentre stringe a sé il timone a barra dell’imbarcazione, ormeggiata al porto di Giulianova e socia del Circolo Nautico di Pineto – Abbiamo provato la barca appena un paio di volte. Nonostante questo, però, siamo riusciti ad ottenere il secondo riconoscimento importante nel giro di pochi mesi”. Il primo è stato quel titolo di Ambasciatore d’Abruzzo nel mondo, con cui la Regione ha insignito ZeroCloud Abruzzo lo scorso maggio a Giulianova, in provincia di Teramo, durante la “Festa del Mare”.
Velista capace e appassionato, Danilo Falzitti è un imprenditore del settore ICT. Dall’unione di questi due mondi, è nata una barca a vela ad altissimo tasso tecnologico, innovativa e alla continua ricerca di soluzioni sempre più performanti. A cominciare dalla pavimentazione di ZeroCould Abruzzo“È sughero, una soluzione innovativa studiata da una piccola impresa abruzzese, la MarineCork. Ci ha permesso di diminuire la temperatura interna di 12° e di aumentare l’aderenza con le scarpe dell’equipaggio. Il sughero, infatti, più si bagna e più aumenta il grip”, ci racconta con entusiasmo Falzitti, mentre continua a guardare la sua splendida creatura a vela, un 16 metri a scafo nero, che supera i 150 mq di superficie velica. Una barca incantevole, capace di prestazioni eccezionali. Lo stesso scafo, per intenderci, con cui gareggia oggi l’Azzurra dello Yacht Club Costa Smeralda. “Il prossimo inverno la barca tornerà in cantiere per la seconda fase del nostro progetto: la trasformazione di ZeroCould Abruzzo in uno yacht a propulsione elettrica e a bassissimo impatto ambientale – racconta Falzitti – L’idea è sostituire l’attuale motore diesel con uno elettrico, che funzionerà anche da turbina idroelettrica. L’energia elettrica sarà prodotta da pannelli solari e da piccole pale eoliche che installeremo a bordo, per poi essere stoccata in batterie innovative, ad altissima efficienza energetica”. Un refit che porterà ZeroCould Abruzzo nel futuro della vela italiana, che abbatterà il peso dello scafo e l’inquinamento prodotto, a tutto beneficio delle prestazioni in regata. Perché è questo l’habitat naturale di questa barca, irrequieta all’ormeggio in porto. Come un destriero costretto in un recinto. “Vogliamo chiudere la stagione agonistica con altre tre regate: la Trieste – San Giovanni in Pelago, la Veneziana e, soprattutto, la Barcolanala festa del mare e della vela italiana, un evento unico al mondo, che raccoglie più di 2mila imbarcazioni tra le boe di partenza. “Per poter gareggiare nelle regate d’altura internazionali, le gare off-shore o quelle del circuito Rolex Cup, la barca deve cambiare completamente settaggio – continua a spiegare Danilo Falzitti – Un obiettivo che ci siamo posti per la prossima stagione: cambiare allestimento e portare ZeroCould a regatare nei mari di tutto il mondo. Un passo alla volta, innovando la tecnologia a bordo e migliorando la sintonia e le prestazioni dell’equipaggio”.

ZeroCloud Abruzzo
L’Aquila

STUDI – In ritardo la ripresa delle Costruzioni in Italia e Spagna (-0,4%) mentre l’attività edilizia sale in UE (+3,1%), trainata da +4,2% in Germania e +4,0% in Francia

Dopo aver registrato alcuni segnali positivi sul lato della domanda, l’analisi dei dati sulla produzione nelle Costruzioni pubblicati questa settimana dall’Istat consente di fare un bilancio dell’attività del comparto. A luglio 2017, rispetto al mese precedente, l’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni registra un debole aumento (+0,1%), dopo la flessione congiunturale rilevata a giugno (-1,6%). Nella media del trimestre maggio-luglio l’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni segna una diminuzione dell’1,0% rispetto al trimestre precedente.

Nel settore delle Costruzioni, lo ricordiamo, opera il 37,9% delle imprese artigiane italiane.

Nei primi sette mesi dell’anno indice corretto per gli effetti di calendario della produzione nelle costruzioni registra una leggera variazione negativa (-0,4%). Il ristagno dell’attività nelle Costruzioni in Italia è preoccupante alla luce del confronto internazionale: nei primi sette mesi dell’anno, infatti, la produzione nelle Costruzioni in Unione europea sale al ritmo del 3%, trainato dall’aumento del 4,2% in Germania e del 4,0% in Francia. Segno positivo (+0,9%) anche nel Regno Unito mentre la Spagna, dopo un periodo di forte ripresa dell’attività segna una flessione della stessa intensità (-0,4%) registrata in Italia.

In parallelo si osserva che i prezzi delle abitazioni salgono del 5,6% nel Regno Unito, del 5,3% in Spagna, del 5,1% in Germania e del 3,1% in Spagna mentre rimangono sul ciglio della deflazione (-0,1%) in Italia.

La stagnazione dell’attività edilizia genera una insufficiente domanda di lavoro: dopo lo spunto positivo (+0,6%) del primo trimestre 2017, nel secondo trimestre 2017 l’’occupazione nelle Costruzioni torna a scendere (-2,1%); nella media degli ultimi quattro trimestri (III trim. 2016-II trim. 2017) gli occupati del comparto edile scendono del 2,7% a fronte di un aumento dell’1,5% nei Servizi e dello 0,4% nel Manifatturiero.

Anche i prestiti alle imprese edili sono in flessione: a maggio 2017 i prestiti aumentano del 2,3% nei Servizi e dello 0,6% nel Manifatturiero mentre segna una flessione del 5,4% per le Costruzioni.

Nel quadro generale il buon ritmo delle compravendite, nel II trimestre 2017 le compravendite di abitazioni salgono del 3,8% – e i bassi tassi di interesse non sono fattori di domanda ancora troppo deboli per trainare l’offerta e l’occupazione nel settore.

Una analisi del settore dell’edilizia nel 9° Rapporto ANAEPA-Confartigianato Edilizia “Fare impresa ai tempi di Edilizia 4.0”. Clicca qui per scaricare il Rapporto.

LIGURIA – Confartigianato accende i riflettori sull’artigianato artistico

Promuovere l’artigianato artistico della Liguria e favorire la scoperta, per cittadini e turisti, delle bellezze culturali tipiche del territorio ligure, realizzando una serie di itinerari aziendali in tutta la regione nel corso del prossimo autunno. Questo l’obiettivo dell’iniziativa realizzata da Confartigianato Liguria, con il contributo dell’assessorato allo Sviluppo economico della Regione Liguria, e rivolta alle produzioni dell’artigianato artistico, in particolare alle realtà aderenti al marchio “Artigiani In Liguria” e a quelle già presenti sul portale Youliguria.it.

Diverse le azioni previste, tutte coordinate tra loro per promuovere a 360 gradi le microimprese aderenti, creando un’offerta omogenea e di grande qualità.

Il primo “pacchetto”, rivolto al miglioramento dell’offerta aziendale, comprende un servizio fotografico e un servizio video aziendali, entrambi realizzati da operatori professionisti, a cui si aggiungono l’aggiornamento della scheda descrittiva in due lingue sul portale Youliguria.it e un modulo formativo di 8 ore sull’efficace utilizzo dei social e degli strumenti di web marketing per essere facilmente individuabili in rete. Il secondo punta alla creazione di una domanda “a misura” di artigianato, attraverso la realizzazione di 10 itinerari tematici, che sfoceranno anche in 10 pillole video, trasmesse in tv e diffuse sul portale youliguria.it e sui social. «Promuovere le eccellenze del nostro artigianato – commenta Edoardo Rixiassessore regionale allo Sviluppo economico e all’Artigianato – è sicuramente la strada giusta per valorizzare il territorio ligure a 360 gradi, facendo conoscere le nostre botteghe, i nostri prodotti e il saper fare dei nostri artigiani, che costituiscono un grande valore aggiunto anche in chiave turistica. Grazie al web e all’iniziativa di Confartigianato auspichiamo che le imprese artigiane del nostro territorio possano farsi conoscere anche fuori regione, attraendo appassionati dell’artigianato artistico e consumatori attenti alla qualità che contraddistingue il “made in Liguria”».

Inoltre, le imprese partecipanti potranno aderire al progetto “Un giorno da artigiano”, che sarà promosso da un tour operator mediante l’offerta di pacchetti turistici ed esperienziali, con visite guidate e possibilità di prove dal vivo.

Proprio “Un giorno da artigiano” sarà l’appuntamento finale e più atteso dell’intero progetto, un momento in cui tutte le imprese aderenti, aperte al pubblico, daranno la possibilità agli interessati di provare in prima persona un mestiere dell’artigianato artistico.

«Grazie al contributo della Regione Liguria siamo riusciti a costruire un progetto di grande valore, completo e a costi accessibili per la microimpresa artigiana – spiega Luca Costisegretario regionale di Confartigianato Liguria – Da un lato ottimizza il posizionamento dell’artigianato artistico sfruttando anche i moderni strumenti offerti dal web, dall’altro crea una domanda ad hoc e più consapevole, individuando il segmento di consumatori più interessato al settore. Un giorno da artigiano sarà il vero momento clou dell’intero progetto, perché consentirà ai partecipanti di percepire in prima persona il valore che si cela dietro un oggetto artigiano, dalla materia prima al prodotto finito».

Le imprese che desiderano partecipare dovranno presentare la domanda di adesione entro lunedì 25 settembre. Per informazioni: promozione@confartigianatoliguria.it

LOMBARDIA – Osservatorio Confartigianato: come sono cambiate le Mpi in 10 anni di crisi

Il mondo delle MPI lombarde è uscito meno numeroso e più maturo dagli ultimi 10 anni di mercato. Dal 2007 ha infatti perso 20mila imprese artigiane ed è cresciuta la quota degli autonomi artigiani over 55 (+15,4%), a fronte di un calo significativo degli under 35 (-45,4%). Ma “finalmente si comincia a vedere la fine di questa lotta che è durata 10 anni”, come ha commentato il Presidente del Consiglio Regionale della Lombardia Raffaele Cattaneo, in apertura della presentazione, questa mattina a Palazzo Pirelli, del 7° Rapporto dell’Osservatorio MPI di Confartigianato Lombardia. Peraltro il mondo delle MPI lombarde esce da questi 10 anni anche più strutturato – con un incremento della quota di Srl dal 2,3% al 5,6% – più qualificato – con imprenditori con titoli di studio mediamente più elevati tra gli under 40 – e più internazionalizzato. Cresce infatti il Made in Lombardia all’estero nei settori a maggior concentrazione di MPI, e lo fa più della media del manifatturiero lombardo: +26,6% contro il +20%, e si estende il raggio di azione, con un incremento del 50,8% delle esportazioni direte verso i Paesi extra UE28.

Un mondo che ha vissuto le scottature di due recessioni sulla propria pelle, ma che sta anche cogliendo le opportunità dei nuovi mercati e delle nuove tecnologie: il 67,7% degli artigiani lombardi prevede infatti di effettuare investimenti nel prossimo biennio, e di questi quasi 7 su 10 hanno in programma almeno un investimento in tecnologie digitali. È questo il quadro che emerge dal Rapporto dell’Osservatorio MPI di Confartigianato Lombardia “Dal tramonto all’alba: Com’è cambiato l’artigianato lombardo, dopo una notte lunga 10 anni”. “Le nostre imprese si sono senza dubbio trasformate negli ultimi 10 anni – commenta Eugenio Massetti, Presidente di Confartigianato Lombardia – Ma in questo nuovo modo di fare impresa resiste il cuore del “valore artigiano”, quella caratteristica distintiva delle nostre aziende che sintetizza creatività, manualità, tecnologia, personalizzazione, capace di dare un effettivo valore aggiunto a prodotti e servizi. Tra i nostri associati per esempio molti giovani sono stati capaci di prendere in mano mestieri tradizionali, magari dai genitori, e ripensarli con nuove competenze; è una nuova tendenza che si sta facendo sempre più strada, verso un artigianato che conserva la sua essenza ma cambia pelle per adeguarsi a nuovi bisogni e mercati, e la nostra Associazione è pronta per accompagnare le imprese in questa trasformazione”.

MERCATI ESTERI – Da Parigi a Miami, passando per Dubai. Confartigianato accompagna le piccole imprese sui mercati esteri

Le statistiche economiche legate all’export dei prodotti made in Italy lasciano poco spazio ai dubbi: il mondo continua ad avere voglia di prodotti italiani, per la qualità e la creatività delle produzioni. Soltanto nel 2016, le esportazioni delle micro e piccole imprese ha superato i 117 miliardi di euro, con un incremento dell’1,3% rispetto all’anno precedente. Con il mercato interno ancora in difficoltà, sono quelli esteri a risollevare il fatturato di centinaia di migliaia di piccole imprese italiane in questi anni di crisi economica. Per questo motivo, Confartigianato sta continuando ad accompagnare le imprese artigiane alla conquista dei mercati internazionali, con road show, incontri b2b e, soprattutto, con la partecipazione alle più importanti fiera nel mondo. A cominciare dalla mostra Maison&Objetdi Parigi, uno dei principali eventi mondiali dell’arredamento e accessori casa. Una fiera dove, dall’8 al 12 settembre, Confartigianato ha portato 16 imprese associate del settore, promuovendo le produzioni d’eccellenza e le occasioni di sviluppo commerciale. Tante imprese quanto quelle che prenderanno parte ad inizio ottobre all’Italian Luxury Interiorsdi Miami, negli Stati Uniti, il più importante evento americano dedicato all’arredo design. A metà novembre, infine, sarà la volta del ricco mercato arabo, con la Dubai Design Week, dove Confartigianato sarà presente con 18 imprese made in Italy. Tutte occasioni di business per le imprese associate, per conquistare nuove e sempre più ampie fette di mercato.

ALIMENTAZIONE – Pasta, arriva l’obbligo di indicazione in etichetta dell’origine del grano

Arriva il decreto interministeriale che introduce l’obbligo di indicazione dell’origine del grano sulle etichette della pasta. Una fase sperimentale che durerà fino al 30 dicembre 2020 e che punta a creare un sistema di tracciabilità pergarantire la sicurezza alimentare e la corretta informazione al consumatore. Pubblicato il 17 agosto scorso in Gazzetta Ufficiale, il decreto entrerà in vigore dopo 180 giorni dalla pubblicazione, obbligando i produttori di pasta e dei prodotti affini ad indicare il Paese dove è stato coltivato il grano duro e quello dove è stata prodotta la semola. La norma non si applica alla pasta fresca e stabilizzata.

MODA – La Maison Gucci è alla ricerca della qualità artigiana

“AAA Artigianato di qualità cercasi” è l’annuncio che la Maison Gucci ha lanciato in rete per ampliare il numero delle piccole imprese che collaborano e producono per il colosso della moda made in Italy. Le imprese attive nei settori della pelletteria e della calzatura, che puntano sull’innovazione, sulla creatività e sulla qualità della produzione artigiana, possono inoltrare la propria candidatura sul portale diventa fornitore, continuando a scrivere pagine importanti della moda italiana nel mondo.

STUDI – Si consolida la crescita (+0,4%) dei consumi di energia elettrica delle imprese. In 10 anni -15,7% rapporto tra consumi elettrici e valore aggiunto nel manifatturiero

Il quadro congiunturale nei primi sette mesi del 2017 mostra un aumento tendenziale dell’1,2% della richiesta di energia elettrica mentre dall’analisi dei conti nazionali trimestrali emerge nella prima metà dell’anno una crescita del PIL dell’1,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In questa fase di ripresa dell’economia e della domanda di energia è possibile focalizzare l’analisi sul trend dei consumi elettrici delle imprese e la relativa articolazione per settore e territorio sulla base dei dati pubblicati in estate da Terna e relativi allo scorso anno. Nel 2016 i consumi di energia elettrica delle imprese ammontano a 205.845 GWh e sono in aumento dello 0,4% rispetto all’anno precedente, consolidando la crescita dell’1,6% registrata nel 2015. In particolare i consumi aumentano dello 0,5% nel Manifatturiero, dello 0,4% nei Servizi Vendibili mentre si osserva una stazionarietà (-0,1%) nelle Costruzionied un calo dell’1,2% nell’Energia ed acqua.

Approfondendo l’esame settoriale nel Manifatturiero di base (25,6% dei consumi delle imprese) si osserva un aumento dei consumi elettrici dell’1,0%, interamente sostenuto dalla Siderurgica (+4,7%). Nel Manifatturiero non di base (che addensa il 25,8% del consumo totale delle imprese) i consumi risultano stazionari (+0,1%); in quest’ultimo comparto registrano un aumento della domanda di energia elettrica le imprese nei settori dei Mezzi di Trasporto (+2,6%), Vestiario e abbigliamento (+1,9%), Meccanica (+0,9%), Alimentare e Pelli e cuoio (entrambi con +0,2%).

In chiave territoriale – per cui consideriamo i consumi del totale industria e servizi – nel 2016 i consumi di energia elettrica delle imprese sono aumentati maggiormente in Puglia (+3,8%), seguita da Valle d’Aosta (+2,8%), Molise (+2,6%), Veneto (+1,6%) e Trentino Alto Adige (+1,2%); all’opposto i cali più accentuati si osservano in Calabria (-2,0%), Sicilia (-2,2%) e Lazio (-3,3%).

Nel confronto provinciale la maggiore crescita dei consumi elettrici delle imprese si registra a Taranto (9,6%), seguita da Verona (5,4%), Massa Carrara (3,8%), Brindisi (3,7%), Isernia (3,1%) e Bolzano (3,0%). Seguono, con aumenti superiori od uguali ai due punti percentuali, Aosta e La Spezia (2,8%), Piacenza e Medio Campidano (2,6%), Campobasso (2,5%), Belluno e Viterbo (2,3%), Terni (2,2%), Sondrio e Modena (2,0%).

Se analizziamo il comparto manifatturiero al netto del siderurgico si osserva che il Molise è la regione in cui i consumi elettrici sono cresciuti maggiormente (+6,9%), seguita da Umbria (+2,3%), Trentino Alto Adige (+1,6%), Emilia Romagna (+1,3%), Puglia (+1,2%), Sardegna (+1,1%) e Piemonte (+1,0%); al contrario le regioni in cui sono diminuiti di più i consumi di energia elettrica sono Sicilia (-8,8%), Calabria (-3,2%), Valle d’Aosta (-2,2%) e Liguria (-2,1%).

Infine analizziamo il trend dell’indice di intensità elettrica delle imprese. Nel 2016 il rapporto tra i consumi elettrici del sistema delle imprese e il valore aggiunto a prezzi costanti mostra una riduzione dello 0,4%. In particolare prosegue nel percorso di efficientamento il settore Manifatturiero che nell’ultimo anno registra una riduzione dello 0,6% del rapporto tra consumi elettrici e valore aggiunto, cumulando nell’arco di un decennio un calo del 15,7%

L’analisi del trend dei consumi elettrici delle imprese in ‘Imprese ed energia’ di questa settimana su QE – Quotidiano energia. Il focus sulle imprese non energetiche nell’Elaborazione Flash “ “Energia elettrica e imprese – alcune tendenze in corso”. Clicca qui per scaricarla.

LAVANDERIE – Confartigianato a confronto con il Mise su attività self service

Il 12 settembre 2017 potrebbe entrare tra le date importanti da ricordare per il settore delle pulitintolavanderie, come lo fu il 22 febbraio 2006, giorno in cui fu pubblicata la prima legge di disciplina del settore.

Si è infatti tenuta una tappa fondamentale del road map che Confartigianato Pulitintolavanderie ha intrapreso, da maggio di quest’anno, per cercare di porre un argine al fenomeno delle lavanderie self service che erogano impropriamente servizi di manutenzione dei capi che, per legge, non possono essere inseriti in un servizio a gettoni e che comunque prevedono la designazione e la presenza di un responsabile tecnico ai sensi della legge 22 febbraio 2006 n. 84.

Dopo il primo appuntamento di maggio con Unioncamere in cui si è discusso su come individuare una forma tecnica nelle procedure camerali per vietare la possibilità di aggiungere al Registro Imprese della Camera di Commercio (e quindi nelle visure camerali) attività secondarie di stiro o ritiro dei capi ecc, alla principale di lavanderia a gettoni, ed il secondo con ANCI (l’Associazione nazionale dei Comuni) con cui si sono stabilite delle modulistiche SCIA che distinguessero le aziende tradizionali da quelle self, la chiusura del cerchio si è svolta al Ministero dello Sviluppo Economico ed in particolare con la Direzione Mercato.

La delegazione era guidata dal Presidente delle Pulitintolavanderie di Confartigianato Carlo Zanin e composta da Guido Radoani, Maria Luisa Rubino e Andrea Saviane.

L’importante confronto è avvenuto con il Dirigente Marco Maceroni, vice Direttore Generale della Direzione Mercato e Catia Guerrera, Funzionaria dell’Ufficio Registro Imprese. L’obiettivo ambizioso: chiarire la posizione del Ministero sulle cosiddette “Lavanderie self service”. Una situazione che sta esplodendo anche a causa di alcune interpretazioni estensive contenute in alcuni pareri proprio del Ministero.

In particolare è stato richiesto di chiarire definitivamente la linea di confine tra la lavanderia tradizionale e la lavanderia a gettoni, sia alla luce della legge quadro di settore e delle numerose leggi regionali emanate nel corso degli anni, ma anche in base a quanto stabilito dal D.lgs 147/2012 che, recependo la Direttiva Servizi, definisce in maniera chiara la fattispecie della lavanderia a gettoni ed esclude che a quest’ultima possano essere aggiunte attività ricadenti nella sfera della “lavanderia tradizionale” se non alla presenza di un responsabile tecnico ai sensi della L. 84/2006.

“Le tintolavanderie tradizionali – ha spiegato il Presidente Carlo Zanin – rispettano una lunga serie vincoli e di requisiti professionali, per l’accesso alla professione abbastanza stringenti, che si aggiungono ad una serie di autorizzazioni e adempimenti di natura ambientale. Le lavanderie self service, invece, si configurano come attività commerciali attraverso il noleggio lavatrici professionali ed essiccatoi utilizzati esclusivamente dalla clientela. Due mondi quindi, chiaramente distinti che si rivolgono a due clientele differenti. Ma, a causa da un lato del calo dei consumi che ha colpito il settore e dall’altro del requisito obbligatorio di avere un responsabile tecnico, che ha oggettivamente reso più difficile l’accesso alla professione, si verifica sempre più spesso che, accanto ad una lavanderia self (e quasi sempre all’interno del medesimo locale), venga denunciata contestualmente alla competente Camera di Commercio, un’attività di stireria o sartoria, con il solo scopo di legittimare la presenza di un operatore che poi, impropriamente, fornisce un servizio di completa assistenza all’interno della self”.

”Al ministero non chiediamo – ha concluso Zanin – interventi di controllo ambientale, fiscale o altro. Ma un contesto chiaro su cui fare riferimento per le azioni di contrasto degli organi preposti sì. Dateci la possibilità di difenderci”.

I due funzionari ministeriali hanno voluto approfondire gli aspetti legislativi per individuare la soluzione migliore che alla fine è stata trovata in una richiesta di parere da parte della Confederazione sull’ambito di applicazione della legge 147 del 2012, parere che offrirà l’opportunità al MISE di rispondere con una circolare esplicativa che verrà mandata anche alle Camere di Commercio.

Un grande passo in avanti quindi, grazie alla disponibilità del Ministero ad un chiarimento normativo e alla possibilità di introdurre, in collaborazione con Unioncamere, un sistema che attivi degli alert già in fase di presentazione di SCIA e di iscrizione al Registro Imprese.

ANCONA – ‘Le mani del sapere’: Confartigianato mette in mostra la qualità dell’artigianato marchigiano

L’artigianato delle Marche dà il meglio di sé nella mostra ‘Le mani del sapere’, un’esposizione itinerante organizzata da Confartigianato Ancona Pesaro e Urbino che fino al 24 settembre si può ammirare nella città dorica, ospitata nelle sale dell’Atelier dell’Arco Amoroso.

Prima di approdare ad Ancona, la mostra ha toccato Osimo, Loreto e Senigallia.

Un percorso che rientra nel progetto più ampio ‘La Via Maestra’, voluto da Confartigianato proprio per valorizzare le produzioni di una delle regioni più artigiane d’Italia.

Ed eccoli quindi i capolavori della mostra ‘Le mani del sapere’: dalle ceramiche ai tessuti, dagli intarsi ai gioielli, dagli strumenti musicali ai rosari artistici e tanto altro ancora.

Oggetti preziosi che intrecciano bellezza, storia, creatività, cultura, identità del territorio delle Marche.

La mostra, organizzata con il patrocinio della Regione Marche, del Comune e della Camera di Commercio di Ancona, è stata inaugurata il 30 agosto dai vertici di Confartigianato Ancona Pesaro e Urbino, dal Sindaco Valeria Mancinelli e da rappresentanti della Regione.

E così, fino al 24 settembre, marchigiani e turisti hanno l’opportunità di conoscere una importante testimonianza della cultura e dell’identità del territorio marchigiano.

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